Parrocchia Santo Stefano Tesserete 

Pieve Ambrosiana della Capriasca

 

 

 

1° Meditazione sull'Avvento Ambrosiano di Mons. Ernesto Barlassina

 

2° Meditazione sull'Avvento Ambrosiano di Mons. Ernesto Barlassina  

 

 

 

 

 

                    

Cellule parrocchiali di evangelizzazione: programma e novità

 

 

 

Le cellule parrocchiali di evangelizzazione sono attive nella nostra Pieve dal 2015, anno in cui una quarantina di persone hanno accolto l’invito di vivere un’esperienza pastorale e comunitaria nell’ottica di conversione della propria vita a Gesù e in quella di portare Gesù nel mondo.

I membri delle cellule si trovano regolarmente ogni settimana nella casa di una famiglia e, insieme, pregano, cantano, invocano lo Spirito Santo su sé stessi e per il prossimo, ascoltano e commentano la catechesi, intercedono presso i fratelli e condividono quanto il Signore ha fatto per loro e quanto loro stessi hanno fatto per il Signore. Inserita nella Parrocchia, ogni cellula è collegata al suo parroco che la accompagna e la sostiene attraverso le catechesi che con lui vengono preparate. Inoltre, ogni membro di cellula è chiamato a vivere più intensamente le attività in parrocchia anche con il servizio.

Da settembre 2018, le Cellule parrocchiali di evangelizzazione avvieranno la lettura della Didaché, scritta tra il 65 e l’80 d.C, in cui si respira la vita del cristianesimo delle origini e in cui sono spiegate le basi riguardo la condotta, la preghiera e la vita dei cristiani.

Da dicembre, tempo dell’Avvento, don Ernesto prepara alcune catechesi tematiche; da gennaio a marzo 2019 il nostro Prevosto ci accompagnerà con la lettura di 3 capitoli dell’esortazione apostolica di papa Francesco “Gaudete et exultate”; infine, tra maggio e giugno, don Ernesto scriverà alcune catechesi sullo Spirito Santo e su Maria, la Madre di Dio.

Una novità importante sarà aperta da settembre 2018: l’Adorazione Eucaristica settimanale che è parte fondamentale della crescita spirituale di ogni membro di Cellula come anche di ogni cristiano. Gli incontri si svolgeranno

ogni lunedì dalle ore 20.00 alle 21.00 nella Chiesa Prepositurale a Tesserete

Controllate comunque sempre nel calendario liturgico per concomitanze o feste.

e sono aperti a tutti i parrocchiani della Pieve (e non solo). Oltre al silenzio, tempo di riflessione e amore per il Signore, il programma prevede anche una preghiera comunitaria per le intenzioni particolari lasciate settimanalmente nell’anfora in fondo alla chiesa.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Le cellule di Evangelizzazione continueranno la loro formazione approfondendo la lettera Pastorale del Vescovo Valerio Lazzeri  "Respirare sempre Cristo"  

 

 

Riflessioni sulla lettera pastorale del Vescovo Valerio "Respirare sempre Cristo"     
 

Riflessione "La speranza oltre il dolore"

 

 
Due Riflessioni sulla lettera pastorale 22.02.2018                  
   
   
   

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

                                            Vuoi scaricare le catechesi ? clicca qui!

 

 

 

 

     

 

 

 

 

 

Cari amici,

per cercare di spiegare cosa significa il progetto pastorale delle “Cellule parrocchiali di evangelizzazione”, sarebbe sufficiente ripetere le parole pronunciate da Papa Francesco durante la Giornata Mondiale della Gioventù del 2013, sulla spiaggia di Copa-cabana a Rio De Janeiro in Brasile.

Durante la messa conclusiva lo abbiamo sentito dire : "Andate. (...) l'esperienza di questo incontro non può rimanere rinchiusa nella vostra vita o nel piccolo gruppo della parrocchia, del movimento, della vostra comunità. Sarebbe come togliere l'ossigeno a una fiamma che arde. La fede è una fiamma che si fa sempre più viva quanto più si condivide, si trasmette, perché tutti possano conoscere, amare e professare Gesù Cristo che è il Signore della vita e della storia."  E ancora: "Dove ci invia Gesù? Non ci sono confini, non ci sono limiti: ci invia tutti. Il Vangelo è per tutti e non per alcuni (...) Non abbiate paura di andare e portare Cristo in ogni ambiente, fino alle periferie esistenziali, anche a chi sembra più lontano, più indifferente. Il Signore cerca tutti, vuole che tutti sentano il calore della sua misericordia e del suo amore."

Dovremmo tutti lasciarci interrogare dall'insistenza con cui il Papa richiama i cristiani, ognuno di noi, alla missione. Sembra veramente che non sia più sufficiente la semplice fedeltà, il normale impegno, la fede tramandata, vissuta forse un po' a tentoni, la nostra piccola o grande certezza di essere nel giusto. Testimonianza, missionarietà, evangelizzazione, in ogni ambiente di vita, senza esitazioni e soprattutto con tutta la gioia che il cristiano riceve in dotazione, deve diventare una priorità.

E poi ancora l'importanza della comunità, perché "quando affrontiamo insieme le sfide, allora siamo forti, scopriamo risorse che non sapevamo di avere. Gesù non ha chiamato gli apostoli a vivere isolati, li ha chiamati per formare un gruppo, una comunità."

Con questo slancio nella mente e nel cuore ripenso al desiderio di proporre in parrocchia una nuova esperienza di comunione e crescita umana: le cellule parrocchiali di evangelizzazione.

Esperienza sorta in Corea, passata nel Nord-America e ripresa a Milano alla fine degli anni '80, questa realtà fiorisce oggi in tutti i continenti. Riconosciuta nel 2009 dal Pontificio Consiglio per i laici e confermata con il Decreto definitivo emesso nell’aprile 2015, si tratta di un nuovo metodo di evangelizzazione chiamato a rinnovare le parrocchie attraverso la missionarietà.

Dice Don Pigi Perini, fondatore in Italia di questa esperienza: "Non andare ad evangelizzare, ma evangelizzare mentre si va, strada facendo, lungo la vita di tutti i giorni", rivolgendosi prima di tutto alle persone con cui si condivide la quotidianità, lavoro, famiglia, attività.

L'immagine della cellula spiega bene la natura del metodo: come la cellula, inevitabilmente, cresce e si moltiplica, anche le piccole comunità cristiane (Oikos, in greco casa, nucleo famigliare) devono essere luoghi aperti, accoglienti e missionari. Allo stesso modo una parrocchia non dovrebbe essere un territorio geografico, definito da limiti geografici, ma un luogo dove i cristiani si ritrovano per celebrare l'eucaristia.

Le cellule di evangelizzazione, laddove già esistono, si modellano sulle comunità dei primi apostoli, dove la condivisione e la preghiera comune erano realtà quotidiane.

Da sei a dodici persone per cellula, simili per età, esperienza, vissuto quotidiano, si trovano una volta a settimana per pregare e approfondire gli insegnamenti della Chiesa, aperte ad accogliere nuovi membri e a portare sulle strade quanto condiviso. Si tratta di creare un'anticamera in parrocchia, dove poter accogliere e accompagnare chi ancora non se la sente di entrare fino in chiesa. Crescendo insieme e condividendo gli insegnamenti, i motivi, le ragioni della fede, anche queste persone potranno un giorno acquistare la fiducia e il desiderio che spingono a varcare la soglia. Chi viene evangelizzato diventa a sua volta evangelizzatore, perché l'amore contagia.

Ma siccome senza intimità con Dio i nostri piani risultano essere ben misera cosa,  un ruolo decisivo lo gioca la preghiera e l’adorazione eucaristica. Solo nella vicinanza quotidiana con Dio capiremo di non essere attori dell'evangelizzazione, bensì strumenti. Dio infatti, per farsi presente, ha sempre  bisogno del nostro aiuto. L'attore sarà uno solo, lo Spirito Santo, colonna portante di ogni esperienza missionaria.

Don Gabriele

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Parrocchia Tesserete 2013