1. Tesserete, chiesa prepositurale dedicata a Santo Stefano
2. Sala, chiesa dedicata a sant'Antonio abate
3. Bigorio, chiesetta dedicata ai santi Bernardino da Siena e Valentino
4. Bigorio, chiesa del convento dedicata a Santa Maria
5. Condra ( Bigorio ), oratorio del Sacro Cuore di Gesù
6. Cagiallo, chiesetta dedicata a santa Lucia
7. Cagiallo, chiesa dedicata ai santi Matteo e Maurizio
8. Almatro ( Cagiallo ), chiesetta dedicata a san Sebastiano e alla Madonna del Buon Consiglio
9. Campestro, chiesa dedicata a sant'Andrea e alla Santa Croce
10. Lopagno, chiesetta dedicata a sant'Apollonia
11. Lopagno, cappella della Casa don Orione
12. Monti di Rogià (Lopagno), oratorio dedicato a Maria Immacolata
13. Lugaggia, oratorio dedicato a san Carlo Borromeo
14. Gola di Lago ( Lugaggia ), chiesetta dedicata a Maria Santissima Ausiliatrice
15. Odogno, chiesa dedicata alla Conversione di San Paolo, a san Giovanni Battista e alla Madonna di Caravaggio
16. Oggio, chiesetta dedicata a sant'Agata
17. Roveredo, chiesa dedicata a San Bernardo
18. Roveredo-Scampo, oratorio dedicato alla Natività della Madonna
19. Sala, chiesetta dedicata a santa Liberata
20. Brena ( Sala C. ), oratorio della Madonna del Sasso
21. Sureggio, chiesa dedicata ai santi Pietro e Paolo
22. Tesserete, cappella della Casa di riposo San Giuseppe
23. Vaglio, chiesa dedicata a sant’Antonio di Padova e ai santi Giacomo e Filippo
24. Vaglio, chiesetta dedicata alla Natività della Madonna e a santa Domenica, detta anche Madonna del Casletto.
25. Vaglio, chiesa dedicata a San Clemente
1. Tesserete, chiesa prepositurale dedicata a Santo Stefano
La chiesa ha il titolo di prepositurale, proprio perché sta a capo della pieve. Guardare l’edificio è un po’ come fare la storia dell’arte: vi si trovano architetture e opere di vari periodi. Il campanile è di impronta romanica (Trecento). Del Quattrocento c’è un singolare affresco del Cristo festivo. Un gruppo ligneo della Crocifissione, sulla parte del campanile inglobata nella chiesa, sta a testimone del Rinascimento (Cinquecento). Gli stalli lignei del coro sono del 1668. L’altare, costruito su disegni di Luigi Canonica, si ispira allo stile neoclassico (Settecento).
2. Sala, chiesa dedicata a sant'Antonio abate
La chiesa risale certamente all’alto Medioevo, dato che Sala è presumibilmente l’abitato più vecchio e più importante della Pieve Capriasca ed esisteva già in epoca longobarda. In origine era probabilmente dedicata a san Giovanni Battista. La ricostruzione è del XV secolo. All’interno vi sono importanti tele, begli affreschi barocchi e una cappella dedicata alla Madonna del Carmelo. Caratteristico è il campanile, dal tetto conico e con i quattro pinnacoli, di origine medievale e simile a quelli di Ponte Capriasca e di Tesserete. Dal 1933 è chiesa parrocchiale.
3. Bigorio, chiesetta dedicata ai santi Bernardino da Siena e Valentino
Si trova all’interno del nucleo e la sua esistenza è attestata la prima volta nel 1570, durante la visita di san Carlo Borromeo. I lavori di restauro sono terminati nel 1970 ed hanno visto all’opera due artisti locali, abitanti a Sala. Fra Roberto Pasotti, del convento di Bigorio, ha affrescato il Cristo redentore nell’abside, due tavole a tinta raffiguranti i patroni e le vetrate. Cornelia Forster ha realizzato il crocifisso di bronzo. La mensa d’altare, posta nel 1968, è di granito della Riviera. Sulla facciata a capanna, appena sotto al tetto, sta l’affresco di un frate francescano.
4. Bigorio, chiesa del convento dedicata a Santa Maria
Una chiesetta dedicata a santa Maria doveva esistere qui già nel Medioevo: la prima attestazione è del 1289. Del 1535 è la creazione del convento dei frati francescani cappuccini e del 1577 la consacrazione della chiesa. Dalla sacrestia della chiesa si ha accesso ad un importante museo di oggetti religiosi. Il convento conserva anche una cappella, costruita su progetto di Tita Carloni e di Mario Botta trasformando l’antica legnaia. Chiesa e convento sono raggiungibili anche salendo la Via Crucis, realizzata nel 1797
5.Condra ( Bigorio ), oratorio del Sacro Cuore di Gesù
Il 26 maggio 1924 è stata posta la prima pietra del primo edificio sacro della diocesi di Lugano dedicato al sacro Cuore di Gesù, fortemente voluto dalle molte persone che vivono sui monti di Condra sia per la cura degli animali, sia per le vacanze. Parte del materiale venne portato a spalla dal piano, da persone di Lugaggia e di Sala messisi gratuitamente a disposizione. La benedizione inaugurale dell’oratorio, per mano di Tesserete Carlo Maria Mondini, ebbe luogo il 28 settembre dello stesso anno; alla stessa presenziarono più di 400 persone. Si trova a 980 m s.l.m.
6. Cagiallo, chiesetta dedicata a santa Lucia
Venne edificata ai tempi del cardinale Federico Borromeo, giacché lui stesso ne parla durante una visita del 1606, quando l’oratorio era in fase di costruzione. Nello stesso rapporto si cita i "terrieri" che lo stanno costruendo. La corporazione dei terrieri esiste ancora ai nostri giorni e sono loro i proprietari della chiesetta che ha un ampio sagrato, nel quale si trovano anche lavatoio, pozzo e vasca per l’abbeverata. La chiesetta ha un bel campanile, che compete in altezza con le case del nucleo, e all’interno conserva pregevoli tele ed arredi, nonché stucchi e un altare in scagliola.
7. Cagiallo, chiesa dedicata ai santi Matteo e Maurizio
Spicca per il campanile romanico, caratterizzato dalle bifore, di foggia simile a quelli di San Pietro a Sureggio e di San Martino a Sonvico, che si trovano nel raggio di 2 km. Considerando la sua posizione è certamente tra le chiese più antiche della Pieve; nel "Liber notitiae" del 1289, la chiesa risulta dedicata a san Maurizio. Gli ultimi restauri sono terminati nel 1998 e la chiesa ha ora all’interno la navata unica fa risaltare un aspetto elegante e nobile. Il soffitto è a capriate scoperte e tavole in cotto dipinte. Belle le opere d’arte appese alle pareti.
8. Almatro ( Cagiallo ), chiesetta dedicata a san Sebastiano e alla Madonna del Buon Consiglio
È un oratorio di proprietà dei terrieri di Almatro un piccolo nucleo che, come molti altri in Capriasca, ha voluto la sua chiesetta. Per l’origine si pensa al Seicento o anche prima, la dedicazione a san Sebastiano richiama le epidemie di peste che imperversarono in quel periodo.
L’interno è caratterizzato da due altari ed è decorato con belle tele: la Madonna del Buon Consiglio sopra all’altare principale, una Madonna addolorata attribuita al Petrini, una Madonna dal latte risalente al 1639, e due interessanti ex voto.
9. Campestro, chiesa dedicata a sant'Andrea e alla Santa Croce
Notevole chiesa, più volte restaurata, che san Carlo, nella sua visita del 1570, definì "chiesa bella, di fattura romanica". La chiesa possiede due legati. Il primo, un legato del pane risalente al 1375, viene onorato ancor oggi il 30 novembre, giorno di sant’Andrea con la distribuzione di pagnotte ai fedeli. Durante i restauri del 1967 vennero scoperti, sotto tre strati d’intonaco, notevoli affreschi del Trecento rappresentanti l’adorazione dei Magi, la strage degli innocenti e figure di santi. Degna di nota la statua bronzea di sant’Andrea, posta sul sagrato.
10. Lopagno, chiesetta dedicata a sant'Apollonia
È costituita da un’aula rettangolare con volta a botte e coro poligonale. L’esterno è in muratura faccia vista. L’edificio è stato eretto nel 1735. L’altare è in legno: quattro pilasti ed un frontone interrotto fanno da cornice ad una bella tela raffigurante sant’Apollonia, databile attorno al 1600. L’edificio conserva anche una tela dell’Annunciazione del XVIII secolo. È uno dei 6 edifici sacri presenti sul territorio del vecchio comune di Lopagno, gli altri si trovano a Oggio, Scampo, Rogià, Treggia, Somazzo (gli ultimi due appartengono però alla parrocchia di Bidogno).
11. Lopagno, cappella della Casa don Orione
Nel 1912 l’architetto Ernesto Quadri costruì Villa Janua in stile liberty, per un armatore genovese. Nel 1951 la casa venne venduta alla congregazione di don Luigi Orione che la trasformò in un istituto per ragazzi disabili. Una delle stanze al piano terreno, con soffitti dipinti in stile rococò, è stata trasformata in cappella dove viene celebrata la santa messa da sacerdoti che operano nell’istituto. La cappella, dedicata a san Giuseppe, è stata consacrata il 19 marzo 1951. Dal 2008 la Casa don Orione è stata presa a carico dalla Fondazione San Gottardo.
12. Monti di Rogià (Lopagno), oratorio dedicato a Maria Immacolata
La chiesetta si confonde tra la decina di case del monte di Rogià, distese su un pianoro dominato dal Crocione. La si riconosce dal campaniletto a base quadrata che spunta dal tetto quasi fosse un comignolo. La costruzione è del 1929 ed è amministrata dal Consiglio parrocchiale di Lamone. Venne infatti fatta costruire da don Giovanni Sarinelli, un sacerdote caprischese allora parroco a Lamone. Sul pianoro si trova anche una maestosa croce che sembra messa lì a benedizione delle terre del Luganese e dei golfi di Lugano e di Agno.
13. Lugaggia, oratorio dedicato a san Carlo Borromeo
L’oratorio si trova nel bel mezzo del paese che, fino a metà del secolo scorso, aveva anche la chiesa di san Bartolomeo, poi abbattuta per far passare la strada cantonale. È dedicato a san Carlo Borromeo, certamente il santo più popolare in Capriasca, a prova ci sono le molte immagini che lo ritraggono che si trovano nelle varie chiese ed oratori della Pieve. L’edificio è ad aula rettangolare con soffitto a volta a botte. Il coro è ornato da stucchi e l’altare di marmo ha una pala del 1924 che naturalmente raffigura san Carlo. Bello il tabernacolo.
14. Gola di Lago ( Lugaggia ), chiesetta dedicata a Maria Santissima Ausiliatrice
La chiesa, voluta dalle famiglie di Cagiallo e Lugaggia che qui venivano "a monte", venne edificata nel 1931. Lo scopo dichiarato era quello di "favorire il servizio di S. Messa festiva, e anche feriale, a chi deve portarsi lassù per la fienagione". È una bella costruzione in pietra a vista, con portico e campanile a vela, progettata dall’architetto Enrico Besomi di Tesserete. Nelle nicchie sopra all’altare da sempre si trovano le statue di sant’Antonio da Padova e di sant’Uberto, patrono dei cacciatori. Su una parete è stato posto lo strappo di un affresco del XVI secolo.
15. Odogno, chiesa dedicata alla Conversione di San Paolo, a san Giovanni Battista e alla Madonna di Caravaggio
È la chiesa alla quale fanno capo i quattro paesini della Valle: Pezzolo, Odogno, Bettagno e Lelgio. Venne edificata nel 1777 da un gruppo di famiglie del luogo: Alluigi, Ferrari, Giovannini, Rovelli, Bettini, Tartaglia, e sollecitata dall’allora prevosto di Tesserete, don Antonio Lepori. Il campaniletto è intercalato tra la navata e la sacrestia. All’interno, sulla parete di fondo è stato collocato un dipinto del Settecento raffigurante la Madonna di Caravaggio, in una bella cornice a stucco. La chiesa è dotata anche di una cantoria.
16. Oggio, chiesetta dedicata a sant'Agata
Sull'architrave della chiesetta di Oggio è incisa la data 1757. È questo il presumibile anno di fondazione dell'edificio sacro, prima di allora non è mai stata menzionata una chiesa in questo paese. L'oratorio ha un'aula rettangolare lunga 5 metri e larga 4, e l'altare si trova in un piccolo coro di 5 lati. Sopra c'è la pala raffigurante l'Immacolata Concezione, venerata dai santi Paolo e Agata. La chiesa si trova a sud del villaggio, nella parte bassa, e si apre su una delicata piazzetta dove termina la strada carrozzabile.
17. Roveredo, chiesa dedicata a San Bernardo
È un’aula del Settecento, con coro e uno slanciato campanile. L’architrave del portale ha incisa la data MCCCCIIL (1448). Sull’altare in stucco sta una pala del 1618 raffigurante la Madonna con il Bambino e i santi Bernardo di Chiaravalle e Stefano. L’architrave della porta della sacrestia, accessibile dall’esterno, è datata 1708. Accanto al portale d’entrata stanno due finestrelle quadrate con massiccia cornice in granito e grata in ferro. Caratteristiche di molti oratori, permettevano di rivolgere lo sguardo verso le immagini sacre presenti in chiesa, quando questa era chiusa.
18. Roveredo-Scampo, oratorio dedicato alla Natività della Madonna
L’oratorio è stato fatto costruire nel 1944 dalla contessa Carolina Maraini-Sommaruga, su progetto di Mario Chiattone, quale ringraziamento alla Madonna per aver protetto i nipoti Giacomo e Carlo Sommaruga durante la seconda guerra mondiale. Fa parte di una proprietà privata con vista spettacolare sul golfo di Lugano. Era usanza celebrare la santa messa in occasione della festa patronale, l’8 di settembre, alla quale partecipavano anche molti fedeli che vivevano ai monti o nei paesi vicini.
19. Sala, chiesetta dedicata a santa Liberata
Inizialmente era una semplice cappella con una nicchia, lo si deduce dalla forma dell’affresco raffigurante la Madonna in trono, che fa ora da pala all’altare con ricchi stucchi che probabilmente risale al XV secolo. Su questa venne poi eretta la chiesetta, a cavallo tra il 1600 e il 1700, e all’affresco venne sovrapposta, nel 1717, una tela raffigurante santa Liberata e san Francesco d’Assisi, che lascia però ammirare i volti della Madonna e del Bambin Gesù. Caratteristica della chiesetta è il campanile a pianta triangolare. L’edificio è stato restaurato nel 2009.
20. Brena ( Sala C.), oratorio della Madonna del Sasso
Anche questo oratorio venne costruito sui monti dove le famiglie capriaschesi vivevano da maggio a settembre, per il pascolo del bestiame e la fienagione. Qui trascorrevano buona parte della settimana, tornando solo raramente al piano, e potevano così seguire anche la funzione domenicale. La chiesetta, edificata nel 1918 discosta dal nucleo, ha posti a sedere per una trentina di persone e inizialmente aveva una facciata con decorazioni in stile liberty. Più tardi venne costruito un portico nel quale possono trovare riparo molte altre persone.
21. Sureggio, chiesa dedicata ai santi Pietro e Paolo
Un gioiello d’arte. All’esterno colpisce lo slanciato campanile romanico che abbraccia la valle del Cassarate, da Nord dove sta il monte Gazzirola, a Sud dove guarda il golfo di Lugano. All’interno stanno importantissimi affreschi del 1180 tra i quali si riconosce uno struzzo intento a distruggere la città di Milano, ed è il più vecchio affresco al mondo che si conosca portante il nome "Mediolanum". Sotto al assito dell’altare c’è l’originale abside bigemia che permette di far risalire la chiesa primitiva tra l’VIII e il IX secolo, certamente una delle più vecchie di tutto il Ticino.
22. Tesserete, cappella della Casa di riposo San Giuseppe
Nel 1932 venne creato l’Ospedale-ricovero capriaschese, poi Ricovero San Giuseppe, casa di riposo per persone anziane dell’opera guanelliana. Si utilizzò l’edificio dell’Istituto Meneghelli, una scuola per impiegati nelle amministrazioni federali, costruito all’inizio del Novecento. Nel 1948, con i lavori di ristrutturazione della casa, venne aggiunta la cappella dedicata a san Giuseppe. Più che una cappella è una chiesetta accogliente e luminosa, dotata anche di cantoria. Nell’abside sono state affrescate le figure di san Giuseppe, san Luigi Guanella e di mons. Bacciarini.
23. Vaglio, chiesa dedicata a sant’Antonio di Padova e ai santi Giacomo e Filippo
È stata fortemente voluta all’inizio del Novecento dai frati cappuccini del Bigorio, originari di Vaglio, in sostituzione della vecchia chiesa ormai cadente. Si coinvolsero nel progetto in particolare i padri Giocondo Airoldi, Giovanni Baruffaldi e Fedele Airoldi. La costruzione, su progetto dell’architetto Ernesto Quadri di Lugaggia, è terminata nel 1916. Salta all’occhio per lo stile gotico fiorito o liberty: l’alternanza di pietre e laterizi crea ricche decorazioni, linee movimentate, pinnacoli e volute.
24. Vaglio, chiesetta dedicata alla Natività della Madonna e a santa Domenica, detta anche Madonna del Casletto.
Inizialmente doveva essere un piccolo oratorio edificato per proteggere il bell’affresco della Vergine realizzato da Rocco da Seregno nel 1514. L’attuale edificio sacro, costruito probabilmente nel Seicento, ha proporzioni di una casa, lo si riconosce tuttavia dal bel campanile a vela. L’affresco della Vergine è stato collocato come pala d’altare e il perimetro della cappella originale è probabilmente quello del presbiterio, delimitato dalla balaustrata. La dedicazione alla Natività di Maria è tipica delle terre ambrosiane; il duomo di Milano è anch’esso dedicato a Maria nascente.
25. Vaglio, chiesa dedicata a San Clemente
L’edificio è menzionato già nel 1289, data presunta del "Liber Notitiae Sanctorum Mediolani", dove vengono elencate le chiese della diocesi di Milano. Lo si dice "IN LOCO RETRE PLEBIS DE GREVIASCA", quindi nell’antico pese di Redde, ormai scomparso. Gli affreschi che si possono ammirare attualmente risalgono al XVIII secolo, in particolare quello sopra all’altare rappresenta i santi Clemente e Lino al cospetto della Madonna del Buon Consiglio. La chiesa ha beneficiato di un importante restauro nel 2010.